Su il Notiziario di settimana scorsa l’Assessore all’ambiente Pizzi ha accusato Uboldo Civica di non avere studiato le analisi delle acque sotterranee della Minicava e, di conseguenza, di aver fatto allarmismo. In realtà è proprio Pizzi che inizia ad approfondire i documenti solo ora, dopo la nostra interrogazione. Lo confermano le sue stesse dichiarazioni delle settimane precedenti, quando ha cercato di spostare l’attenzione, prima sull’acqua che arriva nelle case dei cittadini (di cui non abbiamo mai parlato) cercando di creare allarmismo, poi su interventi di bonifica che nulla hanno a che fare con le acque sotterranee della Minicava.
Nel frattempo pare che si sia reso conto dell’inopportunità di sostenere che l’inquinamento della prima falda in fondo non sia un problema, considerazione infelice, tanto più se rilasciata da un Assessore all’ambiente. Ora sembra finalmente arrivato sul pezzo, come conferma il solito informatore comunale consegnato nelle case, che come sempre non concede spazio a nessun’altra forza politica.
Tornando alle analisi, nell’interrogazione abbiamo fatto riferimento alle soglie di contaminazione delle acque sotterranee contenute nel Codice dell’Ambiente per due fondate ragioni:
- nel piano di monitoraggio dell’attività presso della Minicava, in riferimento alle analisi delle acque, si parla di “componenti acque sotterranee” e non di acque potabili;
- la legge di riferimento in materia di inquinamento e potenziali contaminazioni è proprio il Codice dell’Ambiente.
La nostra scelta, quindi, è stata corretta.
Indipendentemente dalla normativa a cui si fa riferimento, i valori del ferro superano e quelli del nichel raggiungono comunque i limiti, poiché per questi elementi le soglie di contaminazione e quelle di potabilità sono identiche. Inoltre Pizzi dimentica che tali valori non si trovano nel piezometro a nord e che quindi non possono imputarsi, senza uno studio approfondito, ad eventi di natura esterna. Anzi, su il Notiziario Pizzi nemmeno li cita, concentrandosi solo sulla trielina comunque presente in misura maggiore rispetto al passato. Infatti è incontrovertibile che, benché l’inquinamento della prima falda sia diffuso a causa dell’industrializzazione, solo quest’anno i valori di ferro, nichel e tricloroetilene/tetracloroetilene sono così alti.
Adesso, dopo una serie di valutazioni errate dell’Assessore che spostavano il problema altrove, spinto dalla nostra interrogazione ha finalmente considerato la situazione. Uboldo Civica si è basata su una legge dello stato ed ora ci aspettiamo che l’Amministrazione comunale esegua quanto previsto nel Codice dell’Ambiente e si affidi agli Enti preposti, dandone conto rispondendo alla nostra interrogazione nei prossimi giorni.
Uboldo Civica
4 marzo 2014
L’articolo de il Notiziario di venerdì 27 febbraio.